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La pera quando è fatta casca da sè.
TECNOLOGIE ELETTRONICHE
… studiare, studiare ed ancora studiare, è il solo modo di capire quanto possa essere grande sia la propria ignoranza!
I QUARZI PIEZOELETTRICI - STRUTTURA CRISTALLINA
Struttura Cristallina e Proprietà Piezoelettriche del Quarzo
Il quarzo, costituito da biossido di silicio, cristallizza nella forma trigonale trapezoedrica. In natura esistono in due forme, nominate rispettiva- -mente "destra" e "sinistra", immagini speculari l'una dell'altra, schematizzate nella figura a lato.
In ogni cristallo si distin- -guono i seguenti assi di simmetria:
1. un asse Z od "ottico" di simmetria ternaria; 2. tre assi Y o "meccanici'' di simmetria binaria, disposti a 120° in ciascun piano normale a Z e normali ognuno a due faccie laterali opposte del cristallo perfettamente formato; 3. tre assi X, od '"elettrici", di simmetria binaria, normali ognuno all'asse Z ed a un asse Y. Inizialmente si usava tagliare le piastrine di quarzo normalmente all'asse X od all'asse Y, perche' in tale maniera risulta un'ottima risposta piezoelettrica. Per tali tipi di taglio si hanno pero' forti variazioni della frequenza propria di risonanza in funzione della temperatura . Tale difetto, di poca importanza per alcune applicazioni, è inammissibile quando il quarzo venga usato nella stabilizzazione della frequenza di un oscillatore, si' da costringere in questi casi, ad usare il quarzo in termostato, anche se la precisione richiesta non e' molto grande. Per tale ragione, in genere, si preferisce ridurre l'influenza della temperatura ricorrendo ad altri tipi di taglio, anche se questo si traduce spesso in una diminuzione dell'attività.
Infatti,, come del resto in tutti i materiali, cristallini, le proprietà meccaniche, ottiche ed elettriche del quarzo, variano con la dire- -zione, pur rimanendo in accordo con le simmetrie. Ci sono pertanto cambiamenti sensibili nelle costanti elastiche e nel coefficiente di dilatazione termica, al variare della direzione secondo la quale la misura viene effettuata. La conoscenza di queste variazioni e' di fondamentale importanza perche' permette di ottenere, con tagli opportuni, quarzi non influen- -zati praticamente dalle variazioni della temperatura. Naturalmente anche l'effetto piezoelettrico è diverso a seconda del taglio.
Si consideri infatti un parallelepipedo rettangolo tagliato da un cristallo, ed orientato nel modo indicato nella soprastante figura; ogni coppia di facce sia distinta dalla lettera che rap- -presenta l'asse ad essa normale. Esercitando una compressione sulle facce x si manifestano su queste cariche elettriche di segno opposto; la quantità di elettricità' presente su ciascuna faccia e' proporzionale alla forza applicata ed indipendente dalla superficie interessata. Se la forza e' di trazione la polarità elettrica si inverte. Lo sviluppo di cariche sulle facce x può anche essere provocato sollecitando normalmente le facce y, con la sola differenza che compressioni su tali superfici equivalgono a trazioni su quelle x, e viceversa. A parità' di forze applicate l'entità' del fenomeno rimane la stessa. Sforzi di taglio nel piani paralleli alle facce x sviluppano ancora su queste delle cariche elettriche. Un esame approfondito dei fenomeni citati, al fine di determinarne quantitativamente gli effetti, esula, per la sua complessità', dallo scopo della presente relazione.
Rimandando quindi a fonti più autorevoli, si riportano alcune formule principali dedotte dai risultati ottenuti dai diversi autori di queste. Considerando presenti contemporaneamente i tre tipi di sollecitazione sopramenzionati, la quantità' di elettricità in coulomb, sviluppata complessivamente sulle facce x, è espressa dalla relazione:
dove Fx, Fy ed Fyz rappresentano rispettivamente le forze parallele agli assi x ed y e lo sforzo di taglio sulle facce x, espressi in newton; δ11 e δ14 rappresentano invece delle costanti aventi i seguenti valori :
Sulle facce y si sviluppano cariche elettriche solo per sforzi dj taglio nei piani y e z; tale effetto puo'essere valutato con la relazione:
Reciprocamente, l'applicazione di differenze di potenziale elettrico fra le diverse superfici della lamina, provoca fenomeni di deformazione.

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