Chi sòrte fòri der su mestieri, rompe l'òva ner panieri
TECNOLOGIE ELETTRONICHE
… studiare, studiare ed ancora studiare,
è il solo modo di capire quanto possa
essere grande sia la propria ignoranza!
LE INDUTTANZE - Coefficiente di Autinduzione [B]
Coefficiente di Autoinduzione
CONDUTTORI CILINDRICI RETTILINEI
DI LUNGHEZZA FINITA
Nell'impiego in c.a. lo skin-effect alterando la distribu-
-zione della corrente provoca una diminuzione del
coefficiente di autoinduzione.
Mentre l'effetto pellicolare altera sensibilmente la resi-
-stenza ohmica del conduttore, la differenza tra i valori
dell'induttanza alle basse ed elevate frequenze non e'
molto grande.
Per frequenze tali da potere considerare la corrente uniformemente distribuita nelle diverse
sezioni, l'induttanza di conduttori cilindrici può' essere calcolata con buona approssimazione
mediante la relazione:
[a]
Dato che i conduttori sono in genere non magnetici, ossia per :r≈1, la relazione [a] diviene :
Mentre per frequenze più elevate :
Per conduttori in rame δ può' essere determinato in funzione del loro diametro e della
frequenza di impiego per mezzo del sottostante abaco:
Fattore δ di correzione in funzione del diametro dei conduttori e della frequenza di impiego.
Tale determinazione e' valida anche per conduttori di materiale diverso perche' si
consideri, anziché' l'effettiva frequenza f una frequenza:
dove sono rispettivamente la resistività del rame e del conduttore in esame.
Poiché δ tende a zero con il crescere della frequenza l'induttanza ha come limite
inferiore il valore:
Il sottostante diagramma, permette di determinare il valore dell'induttanza a frequenze
elevate, per conduttori cilindrici di diverso diametro, in funzione della loro lunghezza.
Coefficiente di autoinduzione di conduttori cilindrici a frequenze molto elevate