Impara il mestiere e mettilo là; quando bisogna, vallo a cercà
TECNOLOGIE ELETTRONICHE
… studiare, studiare ed ancora studiare,
è il solo modo di capire quanto possa
essere grande sia la propria ignoranza!
I Condensatori - Condensatori Elettrolitici
I Condensatori Elettrolitici
Per valori di capacita' superiore al uF e tensioni di lavoro
abbastanza elevate, le superfici di armatura e gli spessori
del dielettrico, richiesti dagli ordinari condensatori sono
tali da rendere considerevoli il costo e le dimensioni di
ingombro.
E' noto come, per particolari applicazioni si possa ricor-
-rere vantaggiosamente ai condensatori elettrolitici.
Gli ossidi di certi metalli, quali l'alluminio, l'antimonio, il
bismuto,il tantalio ed il vanadio sono da considerarsi
dielettrici eccezionali dal punto di vista della rigidità
dielettrica.
D'altra parte le perdite sono per la maggior parte di questi assai
superiori a quelle che sono proprie degli isolanti tradizionali.
Nella forma costruttiva più' elementare un condensatore
elettrolitico può' essere realizzato per mezzo di due armature dei
predetti metalli, separate da una opportuna soluzione salina.
Considerando, ad esempio, l'alluminio ed una soluzione in acqua
di Borato Ammonico, qualora si colleghi, per la prima volta, le
armature ad una sorgente di corrente continua, ha luogo un
processo di elettrolisi e l'ossigeno che si libera all'anodo forma
su questo una sottilissima pelllcola di ossido di alluminio.
Se il film isolante così prodotto non ha soluzioni di continuità, costituisce il dielettrico di un
condensatore, di cui una armatura e' rappresentata dall'anodo e l'altra dall'elettrolita.
Se il processo di formazione avviene a tensione costante la
corrente attraverso l'isolante, inizialmente elevata, si riduce
progressivamente perche' l'ossido che si forma all'anodo offre
a questa una resistenza sempre più' elevata.
Lo spessore del film isolante, e di conseguenza la capacita'
che può' essere ottenuta a parità' di superficie
delle armature, dipende dal valore della tensione di forma-
-zione ed in genere e' compreso tra 0,01 e 1,2 micron.
La tensione di lavoro e' in stretta relazione con quella di formazione.
Se infatti , nell'impiego del condensatore, la d.d.p. tra le armature supera la tensione di
formazione ciò può dare luogo ad una diminuzione di capacita' ed ancor più' facilmente alla
rottura del dielettrico.
Il campo di applicazione dei condensatori elettrolitici e' limitato, sia perche' le perdite nel
dielettrico sono in genere piuttosto elevate, sia perche' e' evidente necessita' che la tensione
applicata alle armature non cambi mai di segno, affinchè' il film isolante non venga ad essere
distrutto.
La tensione applicata può' anche essere variabile, ma la sua componente continua deve essere
superiore sempre all'ampiezza delle componente variabile.
Il campo elettrico può raggiungere valori dell'ordine di 700KV/mm, la costante dielettrica
relativa e' 8,6.
I condensatori il cui funzionamento si basa sul principio descritto si definiscono polarizzati.
Come vedremo in seguito esiste la possibilità' di realizzare condensatori elettrolitici non
polarizzati.
Tali componenti come vedremo possono essere impiegati anche in c.a. ma purchè queste
condizioni di funzionamento non abbiano carattere di continuità, come nel caso in cui il
condensatore sia usato per l'avviamento di motori ad induzione monofasi.
Nei condensatori elettrolitici moderni, per ragioni di carattere costruttivo, le armature sono
separate da nastri di garza o carta porosa impregnata con l'elettrolita; tali condensatori sono
denominati "a secco".