IZ5FCY
Bisogna vivere, non sopravvivere
TECNOLOGIE ELETTRONICHE
… studiare, studiare ed ancora studiare, è il solo modo di capire quanto possa essere grande sia la propria ignoranza!
Resistenze ad Impasto
Le Resistenze ad Impasto Come già' si e' accennato i resistori ad impasto, detti anche compositi, si ottengono combinando polvere di carbone o grafite con resine sintetiche e materiali inerti come il talco. In genere si tratta di componenti a bassa dissipazione di potenza, prodotti in grandis- -sime quantità' ed a costi molto bassi. Poichè la resistenza elettrica dipende principalmente dalle percentuali del componenti e' facile mantenendo inalterate le dimensioni del resistere realizzare qualsiasi desiderato valore di resistenza.
Questi resistori possono essere prodotti con e senza protezione esterna. I tipi protetti permettono naturalmente una migliore dissipazione di calore e di conse- -guenza a parità' di wattagglo risultano più' piccoli del corrispondenti tipi isolati. D'altra parte, la necessita' di proteggere l'elemento resistente dall'ambiente esterno, e di evitare contatti elettrici con altri componenti consiglia di ricorrere a protezioni a base di smalto od altre vernici che siano anche del buoni isolanti elettrici. La potenza nominale varia tra 1/10 e 2 watt. La figura soprastante illustra schematicamente le fasi di lavorazione di un moderno impianto per la fabbricazione in serie. Il valore dei resistori cosi' ottenuto dipende principalmente oltreché' dalle concentrazioni del componenti anche dalla pressatura. Le tolleranze che possono essere raggiunte in una lavorazione in serie è dell'ordine del +/- 20% . Tolleranze più' strette possono essere ottenute attraverso una selezione. Le tolleranze standard sono del 5-10-20% . La stabilita' ed il grado di sicurezza possono essere migliorati sottoponendo i resistori ad un periodo di prova. L'applicazione dei terminali può' essere eseguita nelle tre seguenti maniere :
a] Metallizzando le parti estreme del resistore e saldando i terminali nel modo illustrato a lato. b] Per penetrazione nell'impasto nella fase di pres- -saggio c] Per mezzo di un cappellozzo metallico forzato sulle estremità metallizzate dell' elemento resistente Il coefficiente di tensione e' funzione delle dimensioni fisiche e delle qualità' e grado di macinazione dei materiali impiegati. Tale coefficiente a parità' di qualità' dei componenti diminuisce con la percentuale di carbone o grafite
Dato che uno stesso valore di resistenza puo'essere raggiunta aumentando sia la lunghezza che la concentrazione della polvere di carbone, può dedursi che a parità di resistenza e sezione, i conduttori più allungati hanno un coefficiente di tensione più basso.
Le normi M.I.L. per i resistori appartenenti alla classe R.11.C. stabiliscono che il coefficiernte di tensione non superi lo 0,033% per Volt nell'intero campo di resistenza. Il soprastante diagramma rappresenta i limiti di variabilità del coefficiente di tensione per resistori ad impasto.
Il Coefficiente di Temperatura ", per molti tipi di resistori può essere sia positivo che negativo. In genere poi questo diminuisce con la temperatura perchè la concentrazione del materiale favorisce l'avvicinamento delle particelle conduttrici con conseguente riduzione della resistenza complessiva.
Molti resistori mantengono pero' positivo il coefficiente nell'intero campo di temperatura. Le Norme M.I.L. fissano per i limiti di variabilità diversi a seconda del valore della resistenza. Nella tabella a fianco sono riportate le variazioni percentuali di resistenza consentite dalle Norme M.I.L. per variazioni della tempe- -ratura tra i -33 ed i 105°C. Sempre lo stesso diagramma indica le variazioni osservate su resistori da 0,5W.
Un criterio per valutare il grado di stabilita' e'quello di osservare le variazioni, di resi- -stenza che si verificano sottoponendo i resistori a variazioni di carico. Le varie norme stabiliscono in genere quali debbono essere i limiti massimi di variabilità' per prove di durata di 1000 ore effettuate alla temperatura ambiente di 70°,alternando periodi di lavoro a pieno carico a periodi di riposo. Le variazioni di resistenza per i resistor! della serie R.11.C. non devono essere superiori al +/- 10% per ciascuna resistenza e mediamente inferiore al +/- 6% per prove effettuate su componenti.
Nel soprastante diagramma, sono riportati i risultati di prove effettuate su resistori da 0.5W. Come già' e' stato fatto notare i resistori ad impasto presentano una caduta di impedenza alle frequenze elevate. Dato che a parità' di qualità' dei materiali impiegati la risposta 1n frequenza migliora al crescere del rapporto lunghezza, sezione, la caduta di resistenza può'essere percentual- -mente diminuita a parità' di lunghezza, e senza peraltro pregiudicare la resistenza mec- -canica del componente riducendo la sezione resistente per deposizione dell'impasto su un supporto isolante.
Nella figura a lato sono riportate le curve di risposta per resistenze di questo tipo dalla potenza nominale di 0,5W. I resistori ad impasto di normale produzione, dato il loro basso costo, rappresentano il tipo più' largamente diffuso, specialmente in campo radio e televisivo.L'impiego è consi-
-gliabile quando la tolleranza iniziale non debba essere inferiore al +/- 5% e la stabità relativa ad un periodo di molti anni non debba essere inferiore al +/- 5% nel periodo di magazzinagglo ed al 15% in condizioni di piena dissipazione di potenza. Migliori caratteristiche possono essere peraltro prevedibili richiedendo al resistore prestazioni inferiori alle massime consentite. Per quanto riguarda il grado di fiducia può' dirsi che la possibilità di avarie sono percentualmente molto basse e dell'ordine dell' 1 per mille per anno di servizio, quando l'impiego si riferisca alle condizioni di laboratorio.

Lorem Ipsum Dolor

Cupidatat excepteur ea dolore sed in adipisicing id? Nulla lorem deserunt aliquip officia reprehenderit fugiat, dolor excepteur in et officia ex sunt ut, nulla consequat. Laboris, lorem excepteur qui labore magna enim ipsum adipisicing ut. Sint in veniam minim dolore consectetur enim deserunt mollit deserunt ullamco. Mollit aliqua enim pariatur excepteur. Labore nulla sunt, in, excepteur reprehenderit lorem fugiat. Ipsum velit sunt! Non veniam ullamco amet officia ut, ex mollit excepteur exercitation fugiat eu ut esse cupidatat in velit. Non eu ullamco in pariatur nisi voluptate mollit quis sed voluptate ea amet proident dolore elit. Occaecat nostrud dolore sunt, ullamco eu ad minim excepteur minim fugiat. Nostrud culpa eiusmod dolor tempor et qui mollit deserunt irure ex tempor ut dolore. Dolore, nostrud duis ad. In nulla dolore incididunt, sit, labore culpa officia consectetur mollit cupidatat exercitation eu. Aute incididunt ullamco nisi ut lorem mollit dolore, enim reprehenderit est laborum ut et elit culpa nulla. Excepteur fugiat, laboris est dolore elit. In velit lorem id, et, voluptate incididunt ut ad in sunt fugiat, esse lorem. Nisi dolore ea officia amet cillum officia incididunt magna nisi minim do fugiat ut nostrud dolore Qui in est in adipisicing ea fugiat aliqua. Reprehenderit excepteur laboris pariatur officia sit amet culpa aliquip quis elit eiusmod minim. Sint ut ut, proident in mollit do qui eu. Pariatur et cupidatat esse in incididunt magna amet sint sit ad, sunt cillum nulla sit, officia qui. Tempor, velit est cillum sit elit sed sint, sunt veniam.
Add your one line caption using the Image tab of the Web Properties dialog
LOGOTYPE
© Irure ut pariatur ad ea in ut in et. In incididunt sed tempor