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TECNOLOGIE ELETTRONICHE
… studiare, studiare ed ancora studiare, è il solo modo di capire quanto possa essere grande sia la propria ignoranza!
Le resistenze - Capacità ed Induttanza associate
Capacità e Induttanza associate alle Resistenze A qualsiasi resistore è associata una certa induttanza e capacità. L'induttanza essendo dovuta al flusso di induzione che si concatena con il conduttore quando questo è percorso da corrente e la capacità è quella esistente tra i terminali e tra le varie parti del componente. Il resistore può quindi essere rappresentato con il circuito equivalente sotto raffigurato, in cui L tiene conto del campo di induzione e C rappresenta la capacita' equivalente all'insieme di quelle distribuite lungo il componente.
Qualora il resistore sia impiegato in corrente alternata la presenza degli elementi reattivi non solo conduce ad una alterazione del valore della resistenza, ma anche necessariamente ad uno sfasamento tra tensione applicata e corrente. Ciò' può' essere facilmente constatato considerando la parte reale ed immaginaria dell'impedenza equivalente del sovrastante circuito :
e ponendo
ed essendo
Il circuito esaminato equivale ad una resistenza R' in serie ad una reattanza X' corrispondenti alle relazioni
Gli effetti dell'induttanza e della capacità possono essere ridotti, rendendo soddisfatte le relazioni:
e l'angolo di fase è espresso con buona approssimazione dalla relazione:
Le due relazioni indicano che nel caso particolare in cui sempre che le frequenze siano tali da rendere soddisfatte le condizioni sopramenzionte non dovrebbero aversi alterazioni nel valore della resistenza. Sempre dallle stesse può' constatarsi come a seconda dei valori dei parametri reattivi possono verificarsi angoli di fase sia di anticipo che di ritardo e come la resistenza R' possa aumentare o diminuire ai crescere della frequenza. In pratica però per molti tipi di resistori al crescere della frequenza diviene prevaliente l'effetto della reattanza capacitiva che shunta il resistore e da una certa frequenza in poi si verifica una caduta di impedenza. Tale fenomeno è specialmente sentito nei resistori ad impasto. Cosi' ad esempio quelli di ordinaria fabbricazione e di valore intorno al 10 KOhm rimangono resistenze praticamente pure sino a frequenze di diversi MHzi ed a frequenze più elevate l'impedenza decresce sensibilmente. Una impostazione teorica più' rispondente alla realtà delle cose e' quella che assimila il resistore ad una linea a costanti, distribuite chiusa in c.c. Secondo tale teoria dovuta ad Howe la resistenza del materiale e' ritenuta costante e la caduta di resistenza alle freque- -nze più elevate è attribuita alle capacità distribuite ed è possibile calcolare per ciascuna frequenza F il valore di una resistenza Raf e di una capacità Caf che disposte in parallelo siano da ritenersi equivalenti al resistore in questione.
La curva che si ottiene riportando in diagramma i risultati teorici così ottenuti è quella indicata in figura a sinistra. Un interessante studio del Prof.Tiberio pur valutando l'effetto della capacità ricollega il comportamento in A.F. dei resistori ad impasto a quello della soluzioni elettrolitiche per le quali la Teoria di Debye e Bucheck interpreta il feno- -meno come dovuto ad una variazione della resistività intrinseca della soluzione a causa di forze elettrostatiche. Tale teoria, confermata da risultati sperimentali permette anche di dare una spiegazione alla diminuzione di resistenza che nel resistori ad impasto impiegati in c.c. si verifica al crescere della tensione applicata e fa intravedere la
possibilità' di realizzare dei resistori solidi aventi caratteristiche simili a particolari soluzioni elettrolitiche la cui resistenza elettrica sia entro larghi limiti praticamente indipendente dalla frequenza. Il fenomeno descritto,in maniera più' o meno considerevole è osservato in tutti i resistori ed e' noto come effetto Boella, che per primo notò e studiò la caduta di impedenza di alcuni resistori alle alte frequenze.
Rimane poi da valutare e specialmente quando si tratti di resistori a filo lo "Skin Effect", che come e' noto si manifesta in maniera sensibile al disopra di certe frequenze e conduce ad aumenti di resistenza. I resistori a film di carbone hanno una risposta in frequenze assai più' soddisfacente di quelli ad impasto; costruiti con particolari accorgimenti e materiali leganti a bassissima perdita possono essere impiegati in maniera soddisfacente sino a varie centinaia di MHz. Anche gli altri tipi a deposizione possono essere utilmente impiegati ma in ogni caso molta cura deve essere posta nel fissaggio dei terminali la cui capacita', come si e' accennato, contribuìsce al fenomeno in maniera decisamente sfavorevole I diagrammi sotto riportati indicano le variazioni del rapporto Raf / Rdc in funzione della frequenza per alcuni tipi di resistori ad impasto ed a film di carbone.
RAF Valore della resistenza ad alta frequenza RD0 Valore della resistenza in c.c.
RAF/RD0 in funzione della frequenza
RAF/RD0 per resistori a film di carbone

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