Il futuro influenza il presente tanto quanto il passato
Radiotecnica
..può sembrare che la tecnica abbia
poco valore, ma è solo l'illusione di
chi la acquisisce e la adopera,
sapendone poco o niente.....
CENNI STORICI
Come è noto, i primi esperimenti di radiocollegamento, dovuti a
Marconi, risalgono alla fine dell’800.
Molto presto, si sperimentò che l’attenuazione in un collegamento intercontinentale era
minore di quella spiegabile con la teoria dell’onda superficiale.
Questo risultato portò ad identificare gli effetti della ionosfera.
Per molti decenni, la radiodiffusione utilizzante frequenze fino all’HF fu l’applicazione
dominante.
Gli esperimenti e gli studi di propagazione furono finalizzati ad affinare le teorie sull’onda
superficiale e la riflessione ionosferica.
Il giovane inventore Guglielmo Marconi nacque a Bologna
il 25 aprile 1874, secondogenito del ricco possidente
Giuseppe Marconi.
Dieci anni prima Giuseppe, vedovo trentottenne, aveva
sposato una giovane irlandese di ventun anni di nome Annie
Jameson (della celebre famiglia di distillatori), venuta in
Italia per studiare canto.
Guglielmo, viziato dalla madre, era un bambino riservato,
affascinato da qualunque congegno meccanico.
La sua educazione era stata affidata per la maggior parte a
precettori privati, tranne che per i pochi anni trascorsi
all'Istituto Tecnico di Livorno.
Marconi aveva cominciato a interessarsi alla comunicazione
senza fili intorno al 1894, circa trent'anni dopo che lo
Maxwell aveva anche affermato che la luce non era l'unico tipo
di radiazione elettromagnetica riproducibile in laboratorio.
Intorno al 1888 il fisico tedesco Heinrich Hertz aveva infatti
provato l'esistenza delle onde di Maxwell e sperimentato la loro
capacità di trasmissione, dimostrando che una scintilla creata
all'interno di un apposito strumento poteva produrre un'altra
scintilla più debole in uno strumento identico al primo, situato
a un metro e mezzo di distanza.
Come molti altri, Marconi capì che l'esperimento di Hertz aveva
preparato la strada alla telegrafia senza fili.
scienziato scozzese James Clerk Maxwell aveva descritto le onde elettromagnetiche come
quella entità fisica associata alla propagazione di variazioni dei campi elettrico e magne-
-tico: la luce non era che un particolare tipo di onda elettromagnetica, e tutte le altre onde
viaggiavano alla sua stessa velocità.
Nel 1895, acquistò alcuni componenti e preparò il primo trasmettitore (e ricevitore)
radiotelegrafico, che sperimentò a Pontecchio (Bologna).
L’apparato di trasmissione e quello di ricezione erano separati da una collina: i segnali
Morse furono ricevuti a circa 2 km di distanza dal fratello, che segnalò il successo della
prova con un colpo di fucile.
Aveva così compiuto il primo esperimento di telegrafia senza fili e realizzato la prima
trasmissione di un segnale Morse su onde radio.
Nel 1896 la famiglia si trasferì in Inghilterra, dove in quegli anni era fortissimo
l’interesse nel potenziamento delle reti di comunicazioni e dove quindi il giovane
inventore poté avviare collaborazioni importanti.
Ottenne il suo primo brevetto nel giugno del 1896, e nel luglio del 1897 fu costituita la
Wireless Telegraph and Signal Company (nota come Marconi Company) della quale
Guglielmo Marconi diventò direttore tecnico e, inizialmente, principale azionista.
In questo modo Marconi riuscì a controllare direttamente gli sviluppi della sua invenzione,
anche in vista delle future applicazioni commerciali.