Non bevo mai caffè dopo pranzo. Ho scoperto che mi tiene sveglio nel pomeriggio
Radiotecnica
..può sembrare che la tecnica abbia
poco valore, ma è solo l'illusione di
chi la acquisisce e la adopera,
sapendone poco o niente.....
LA PROPAGAZIONE
DEFINIZIONI FONDAMENTALI-ASPETTI CULTURALI ED APPLICATIVI
Definizioni fondamentali
In una definizione generale, la Propagazione è vista come
l’insieme delle teorie e degli esperimenti atti a descrivere le
modalità con cui le onde elettromagnetiche si propagano in
vari tipi di mezzi, naturali e artificiali.
Si parla di Propagazione Guidata quando l’onda viaggia
lungo strutture rettilinee che sono guidanti per l’onda stessa.
Si parla di Propagazione nello spazio libero quando c’`e una
struttura (tipicamente un’antenna) che irradia nello spazio
ad essa circostante e l’onda viaggia in tale spazio.
Molto spesso, come nel caso delle presenti pagine, si fa
riferimento alla sola seconda situazione, tenendo conto che
lo spazio libero è cosa diversa dal vuoto.
In realtà i mezzi naturali (terreno, mare, atmosfera) e artificiali (edifici, strutture) modifi-
-cano apprezzabilmente le proprietà dei campi elettromagnetici.
Oggetto della Propagazione (d’ora in avanti si sottointenderà nello spazio libero) è lo studio
di tali modifiche e degli effetti sistemistici da esse prodotti.
Aspetti culturali e applicativi
Lo studio dei problemi di propagazione ha finalit`a ingegneristiche, in quanto tali problemi
sono connessi alla progettazione dei sistemi utilizzanti le onde elettromagnetiche,
tipicamente per telecomunicazioni, radar, telerilevamento.
In molti casi, specialmente nell’industria manifatturiera, il concetto di progettazione è legato
alla pianificazione di trasformazioni materiali.
In altri casi, invece, il contesto materiale è scarsamente modificabile a causa di limiti fisici
e/o di vincoli ambientali e di sicurezza, per cui il progettista deve ottimizzare il proprio
sistema tenendo conto del contesto dato.
La Propagazione è tipicamente legata a questa seconda tipologia di problemi.
La rotondità terrestre, la presenza di rilievi ed edifici, la composizione atmosferica, il ricor-
-rere di eventi piovosi, la presenza del plasma ionosferico a quote alte, ecc. sono elementi
su cui il progettista non può intervenire direttamente per modificarli a fini operativi.
Deve, invece, conoscerli a fondo nella loro natura e nella loro variabilità spazio-temporale
in modo da ottimizzare le proprie scelte.
Tali scelte riguardano la collocazione e le caratteristiche delle antenne, la frequenza di
utilizzo, la potenza da trasmettere, le modalità trasmissive, l’eventuale uso di tecniche atte
a mitigare i problemi. Obiettivo è quello di ottenere la migliore coesistenza tra i sistemi da
progettare e il contesto ambientale dato.
Un altro aspetto culturale della Propagazione (sempre intesa nello spazio libero) è il forte
legame con le caratteristiche territoriali del contesto in cui si opera e le variabilità stagionali.
Nei problemi di Propagazione guidata, questi aspetti hanno una rilevanza molto minore: la
progettazione di sistemi in cavo, in guida d’onda o in fibra ottica presenta problematiche
poco dipendenti da fattori ambientali e climatici.
Nella Propagazione in spazio libero, invece, esistono numerosi aspetti legati al contesto
ambientale.
Ad esempio, la progettazione di sistemi di telecomunicazioni in ponte radio o via satellite
è influenzata dalle caratteristiche atmosferiche del sito in cui si dovrà operare.
Anche le proprietà del suolo, quali umidità, rugosità, presenza di vegetazione, possono
avere notevole influenza.
Nelle zone urbane la propagazione è fortemente influenzata dalle particolari caratteristiche
metropolitane (densità, forma, altezza media degli edifici).
Gli effetti propagativi sono spesso locali, e non ripetibili in altre zone del nostro pianeta e/o
in diverse situazioni stagionali.
Scopo applicativo della Propagazione è quello di fornire al progettista modelli di previsione
delle modificazioni introdotte dai vari mezzi.
Generalmente si utilizzano fattori correttivi che esprimono le variazioni che l’onda subisce
rispetto all’ipotesi di riferimento di propagazione nel vuoto.
Scopo dei modelli è quello di legare i fattori correttivi a variabili misurabili.
Il legame può essere più o meno deterministico o statistico, a seconda della natura del
problema.