Io dirò che inizio sempre dai preliminari e se riesco a trovare una donna vado avanti.
Studio dei Campi Elettrici con la Membrana Elastica
… studiare, studiare ed ancora studiare,
è il solo modo di capire quanto possa
essere grande sia la propria ignoranza!
Studio dei Campi Elettrici Piani con il metodo
della Membrana Elastica
Si consideri una membrana elastica a superficie piana,
parallela ad un piano XY di riferimento ed uniformemente
tesa.
Se in queste condizioni la membrana, sopra
rappresentata, per effetto di pressioni locali
positive e negative è soggetta a deformazioni,
gli scostamenti h dalla superficie primitiva
soddisfano l'equazione:
Tanto più da vicino, quanto più piccole sono le
deformazioni.
Considerato che il campo elettrico a distibuzione
piana e le deformazioni della superficie elastica
soddisfano formalmente la stessa equazione,
se, nel modo indicato nella figura a lato per
mezzo di modelli degli elettrodi, di altezza pro-
-porzionale ai potenziali di questi viene sotto-
-posta a pressioni locali positive e negative, gli spostamenti verticali h = (f(x,y) rappresente-
-ranno in una certa scala, l'andamento del potenziale nei piani orizzontali in funzione di x ed y,
in altri termini la superficie deformata della membrana rappresenta un plastico della
distribuzione del campo elettrico.
Se il senso positivo degli scostamenti h è quello indicato in figura, i potenziali
negativi corrispondono a pressioni.
La membrana elastica permette anche di determinare le traiettorie degli elettroni perchè le
curve descritte sul piano orizzontale xy dalle proiezioni di piccole sfere che, partendo dalla
posizione del catodo, si spostano nella superficie deformata per effetto della forza di gravità
p =mg, rappresentano traiettorie omotetlche a quelle realmente percorse dagli elettroni nel
campo elettrico.
In queste condizioni,. facendo riferimento al soprastante grafico, le sfere sono infatti
sollecitate a muoversi per effetto della forza :
rappresentata dalla componente del loro peso lungo la linea di spostamento.
Sia la forza f che il campo elettrico E sono proporzionali al grad z .
Le sfere sono quindi sottoposte ad una forza proporzionale al campo elettrico.
D'altra parte, se le deformazioni della membrana sono molto piccole non e' grave errore
pensare coincidenti la forza f e la sua prolezione sul plano orizzontale.
La velocita' e l' accelerazione delle sfere sono proporzionali, secondo costanti facilmente
determinabili, a quelle dei corrispondenti elettroni in transito tra gli elettrodi del tubo.
Può anche essere tenuto conto della velocità iniziale degli elettroni lanciando le sfere sulla
superficie deformata per mezzo di opportuni piani inclinati.
E' facile ottenere una rappresentazione della traiettoria eseguendo riprese
cinematografiche.
Se le sfere vengono illuminate perlodicamente (metodo stroboscopico), le traiettorie
appaiono tratteggiate e la distanza tra segmenti successivi e' in relazione con la velocità
delle sfere.
TRAIETTORIA DEGLI ELETTRONI
La soprastante figura, si riferisce al passaggio di elettroni attraverso la griglia di un triodo,
le traiettorie indicate sono state ricavate con l'aiuto della membrana elastica.
Vg - tensione di griglia
Va - tensione anodica
- coefficiente di amplificazione