Diplomazia: l'arte patriottica di mentire per il proprio paese.
DEFLESSIONE ELETTROSTATICA
… studiare, studiare ed ancora studiare,
è il solo modo di capire quanto possa
essere grande sia la propria ignoranza!
Deflessione Elettrostatica nei Tubi a Raggi Catodici
Una importante applicazione dell'ultimo problema esaminato
nelle precedenti pagine, si riferisce alla deviazione elettro-
-statica del pennello elettronico nei tubi di Brown .
Come indica la sottostante figura, gli elettroni emessi dal
catodo entrano nel campo uniforme dovuto alle placchette
di deviazione con angoli θ prossimi a 90° e percorrendo per
effetto del campo un arco di parabola ne escano con
angoli θ' = (90- "') diversi, la deviazione essendo in
stretta relazione con la velocità degli elettroni e la differe-
-nza di potenziale applicata alle placchette.
Essendo in questo caso :
la relazione
diviene :
e ponendo x = b
ed essendo:
[1]
la relazione [1] è da ritenersi approssimata essendo stata
trasurata la disuniformità del campo elettrico in corrispon-
-denza dell'estremità della placchetta.
Spesso, come evidenzia la figura a lato, le placchette di
deviazione non sono parallele, ma d è leggermente
crescente con x in maniera che gli elettroni in transito
siano soggetti ad un gradiente di potenziale decrescente.
In tal caso si dimostra che il campo elettrico tra le placchette varia in funzione di x, in
accordo con la relazione:
e la relazione [1] che permette di determinare gli spostamenti dl punto di impatto degli
elettroni sullo schermo fluorescente, deve essere scritta nella forma:
Correzione delle formule di calcolo della velocità degli elettroni
La relazione
stabilisce che, in un campo elettrico, la velocità acquisita da un elettrone
inizialmente a riposo, è proporzionale alla radice quadrata del salto di potenziale.
Essendo questa relazione determinata presupponendo costante la massa dell'elettrone, i
calcoli effettuati per mezzo di questa, sono da ritenersi validi solo se la velocità considerata
si mantiene bassa rispetto alla velocità della luce.
Infatti, secondo la Teoria della Relatività, la massa m cresce con la velocità con una
legge espressa dalla relazione:
[2]
essendo:
m0 = 8.86∙10-31 Kgm, la massa di un elettrone in quiete
v = la velocità di un elettrone in m/sec
c = la velocità della luce in m/sec
In accordo con questa teoria, la seconda Legge di Newton, espressa dalla relazione
dovrà esser scritta nella forma:
Come indica la figura a lato, se un elettrone inizia-
-lmente in riposo, in un punto A generico di un
campo elettrico, durante l'intervallo di tempo (0-t)
si sposta lungo la linea di forza del tratto ,
indicando con V il salto di potenziale tra i punti A e B
e con F la forma elettrica che agisce sull'elettrone,
si ha :
essendo per la relazione [2] :
da cui
e ponendo
ed essendo:
c = 3∙108 m/sec
e = 1.265∙10-19 Coulomb
m = 8.86∙10-31 Kgm
eseguendo le dovute sostituzioni, si ottiene :
Come indica la soprastante relazione, per un salto di potenziale V = 5 KV, la
massa subisce un incremento dell' 1% e per 500KV è pressochè raddoppiata.