Pensa il pensiero che ti pensa a cui non hai mai pensato di pensare.
ELETTRONICA
… studiare, studiare ed ancora studiare,
è il solo modo di capire quanto possa
essere grande sia la propria ignoranza!
Massa
kilogrammo
kg
TRANSITORIO DI SMAGNETIZZAZIONE DI UN INDUTTORE
Transitorio di smagnetizzazione di un induttore
Si consideri un induttore lineare di induttanza L, inserito nel
sottostante circuito di figura (A),in cui un tasto T può
mettere in cortocircuito il generatore di tensione, in modo
da annullare la tensione VAB. Si deve anche supporre che il
generatore venga diseccitato o aperto, in modo che non
fornisca più alcuna corrente.
Nell’istante immediatamente prima della chiusura di T (t=0–)
supponendo che il circuito sia a regime, la corrente sarà
uguale a quella finale I′f = E/R raggiunta durante il precede-
-nte transitorio di magnetizzazione e la tensione indotta sarà
nulla, essendo la corrente costante.
All’istante t=0+ (immediatamente dopo la chiusura di T) il
circuito si presenterà come nella figura (B). La corrente
nell’induttore, dovendo conservare il valore che aveva
precedentemente, sarà pari a I0= I′f, mentre la tensione indotta sarà esattamente uguale a
quella sul resistore, con polarità opposta rispetto alla fase precedente; si avrà quindi:
L’induttore, non più collegato al generatore, inizierà a smagnetizzarsi, trasferendo l’energia
accumulata durante la magnetizzazione al resistore, che la dissiperà sotto forma di calore.
L’induttore, in questo caso, si comporta da “generatore temporaneo”, sostenendo la circola-
-zione della corrente con l’energia posseduta; dato, però, che tale energia diminuisce man
mano che viene dissipata in calore dal resistore, la corrente circolante diminuirà nel tempo,
tendendo a zero. È da notare che il verso della corrente non subisce variazioni, passando
dalla fase di magnetizzazione a quella di smagnetizzazione.
Per (figura c) il processo di smagnetizzazione risulterà concluso, tutta l’energia
dell’induttore sarà stata dissipata dal resistore e nel circuito non vi sarà più né corrente né
tensione indotta.
Riassumendo quanto detto in precedenza e tenendo presente che anche per la smagnetiz-
-zazione gli andamenti nel tempo delle grandezze sono di tipo esponenziale, si può osservare
che:
• la corrente nel circuito dell’induttore partirà dal valore iniziale Io e tenderà al valore
finale If= 0, con un decadimento esponenziale;
• la corrente conserverà il verso che aveva nella fase di funzionamento precedente la
magnetizzazione;
• la tensione indotta partirà dal valore iniziale VLo e tenderà al valore finale VLf = 0,
anch’essa con legge esponenziale decrescente;
• il verso della tensione indotta sarà opposto rispetto a quello che aveva durante la
magnetizzazione;
• la costante di tempo del processo è ancora data da , dove R è la resistenza
del circuito di smagnetizzazione e può non avere lo stesso valore della resistenza
di magnetizzazione;
• la durata pratica del processo di smagnetizzazione è ancora pari a 4,6τ, istante nel
quale la corrente nell’induttore sarà uguale all’1% di quella iniziale.
Le espressioni analitiche delle forme d’onda della corrente e della tensione indotta si possono
ricavare da quelle generali , considerando nulli i valori finali; si ottengono le funzioni:
i cui grafici sono rappresentati nelle sottostanti figure 1) e 2). Nella figura 2) è stato
evidenziato che la tensione indotta durante la smagnetizzazione è opposta (e quindi
negativa) rispetto a quella che si ha durante la magnetizzazione, assunta come riferimento
positivo
Caso della smagnetizzazione incompleta
Se l’induttore non si smagnetizza completamente, ma, a causa del circuito in cui è
inserito, la corrente passa dal valore iniziale Io a quello finale If< Io, si ha ancora una
diminuzione esponenziale della corrente, la cui equazione rientra nella formula generale
il cui grafico è rappresentato nella figura rappresentata sotto.
La tensione indotta partirà da un valore iniziale dipendente dai parametri del circuito
è tenderà a zero, dato che a transitorio estinto si ha ancora ΔI = 0, secondo l’andamento
esponenziale decrescente descritto dalle predette relazioni.
Esempio : Un induttore di induttanza L = 0,15 H, inizialmente magnetizzato con Io= 2 A,
si smagnetizza in un circuito avente resistenza R = 3 Ω. Calcolare l’energia
magnetica nell’induttore all’istante t1 = 0,1 s
La costante di tempo del circuito di smagnetizzazione è data da:
Si calcola la corrente nell’istante t1
valore a cui corrisponde l’energia:
Esempio: Ripetere l’esempio precedente supponendo che la corrente finale nell’induttore
sia If= 0,5 A
In questo caso la corrente I1 si calcola :
e quindi: